48 ALLA DISTRUZIONE - DIVAGAZIONI DI CUMCONTROL - CHE POI NON AMMETTE COPIA, NE' SURROGATI

Sono i messaggi subliminali sparati nell'aria dal vostro amatissimo CUMCONTROL che lo ricordiamo è un brand.

Non sto a spiegà a sti forcioni perchè emetto nell'aria come puzzette i miei racconti di 48 ore.
Si lo so ragazze mie, non sempre rispetto la regola dell'autodistruzione delle 48 ore dei miei raccontini osceni, perchè fino a quando si incolonnano i commenti univoci di orrore e ribrezzo tendo a godermi il ribrezzo che suscito a obesi, sporcaccioni mancati e amichette da circolo da partita a scopa.
Mi è costato molto scancellare l'ultimo 48, perchè - sono malata - mi piscio sotto dal ridere a vedè tutti sti commento di disgusto che suscitano i miei componimenti letterari da 4 soldi, come d'altronde lo sono gli scritti di chi ama il plauso delle masse. Ma poi, un po' di noia mi viene. Mi viene a noia la ripetitività del commento, partorito spesso più per il piacere di cinguettare come passerotti nel bosco che esternare letterariemente e con pathos il proprio dissenso. Ammesso che il dissenso e l'antitpopolarità sono cose altamente gradite da CUMCONTROL-

Stasera avevo appuntamento con uno scopamico che mi ha iniziato ai cosiddetti piaceri anali. Un bonzo, sorta di gigante grande e grosso senza un pelo con capacità di tenere il fallo in tiro per ore.
Prima che mi perforasse io ho tentato lunghi incontri a suon di bocchini, promettendo i piaceri retroattivi di CUMCONTROL a patto che ne fossero rispettate le tempistiche e il decorso ella sua pseudo patologia di cui era affetto: emorroidi.

La vera patologia di CUMcontrol è in realtà la psicopatolgia della vita quotidiana, che ha imparato da tempo a dissimulare distogliendo i suoi pretendenti in scusanti da poco del tipo emorroidi, per l'appunto.
Il bonzo rispose al mo annuncio proponendosi come Master ma di master non ha nulla se non il fatto di proferire qualche parolaccia mentre se ne sta disteso su di un letto a gambe aperte e la sua concubina si da un gran da fare a lavorargli la minkia nella pseranza oscura che presto venga asborra.

Questi esseri non sanno che per far godere la propria concubina bisogna che ne siano stimolate le recondità, i capezzoli e baci ardenti di cui CUMCONTROL ha fame.
Ma CUMCONTROL non esprime. CUMCONTROL non chiede, CUMCONTROL tira le somme.

Ho dovuto trarre le somme lasciandomi deflorare. Mi sono esercitato a lungo infilandomi dapprima gli astucci dei sigari, poi carote ed infine cetrioli possenti. CUMCONTROL ha per i primi tempi sentito solo una gran necessità di defecare e solo dopo lunghe abluzioni rituali della propria ampolla rettale è riuscita a debellare quel senso assurdo di andare al gabinetto nell'atto ancestrale della penetrazione. Poi finalmente il momento.
Col bonzo CUMCONTROL ha provato la prima esperienza. Il maschio, seeh, il maschio lo ha scopato con movimenti lenti e insicuri, mosci, stanchi nonostante le dimensioni prominenti e di tutto rispetto delle sue dimensioni.
Bisognerebbe che questi fottitori facessero dieta meno a base di fritti e carboidrati. Più il fegato deve lavorare, più da questo è richiesta energia, a scapito di quelle che i giovani invece adoperano per eccesso di forza anche nell'arte antica dell'accoppiamento.

Ad ogni modo il vostro CUMCONTROL ha lanciato le sue gambe all'aria, lasciando che l'omaccione si affaticasse a colpi di reni. Poi stanco, il bonzo senza un pelo s'è arreso sul materasso e il vostro CUMCONTROL ha dovuto cavalcarlo. Cazzo, finalmente venuto.

Oggi pomeriggio il vostro CUMCONTROL aveva un appuntamento ennesimo col bonzo. Il maschione, seh, il maschione. Dopo attento lavaggio durato pochissimi minuti per la limpidezza dell'acqua (tengo molto alla mia pulizia interiore e pratico alimentazione carica di fibre) il cretino disdice l'appuntamento. Cretino.

Eddire che non ne avevo voglia.
Si perchè da poco ho conosciuto un uomo. Bello, virile nelle braccia e nel torso. Ha la faccia dell'uomo cattivo ma non lo è per niente. Scopa CUMCONTROL senza l'assurdo di trasmettere per forza la sua virilità. Egli scopa il suo uomo per puro piacere di fottere.. e fors'anche di amare o d'esser amato.
Ed io, dai nervi delle sue braccia, dal rigido contrarsi dei muscoli della schiena, dalle vene del collo e della fronte, non scorgo che la possenza del suo essere maschio.

E finalmente provo il mio orgasmo interiore, che mi libera la mente, l'intestino ed il cuore.
Ha atteso tanto lui prima della sua comunione col suo CUMCONTROL, rispettandone le paure e le reticenze forse fuoritempo, come le madamine d'altro secolo. Eppure è stato tenace, olimpico nell'attesa.
La virilità dell'uomo non la evinci dal modo con cui ti scopa, ma dalla nobile tenacia di non rinunciare a te.

Sono felice amiche mie. L'unica nota dolente, è la regola che CUMCONTROL s'è dato di distruggere questo racconto in 48 ore per non recare turbolenza al SUO GIRONE DELLA M, cronaca trascorsa di dissoluzione che intendo consegnare all'eterno a memoria futura dei miei errori e che a ancora esito a dimenticare.

Mi trastullo nella visione dell'uomo che nel mio corpo trova asilo, che stanco si appisola sul mio petto sotto la mia mano dopo il lungo esercizio. Mi sublimo al moto dalle mie dita perdute nel folto dei suoi capelli benedetti. Mi sublimo nel respiro dell'uomo stanco dopo la corsa, nel riparo delle mie braccia, nel sonno di lui che spraggiunge dopo l'ultimo grosso respiro. E' l'abbandono di chi ha faticato tanto nell'attesa e nell'atto, che io tocco l'eterno.

La luna dispiega la sua luce d'argento sui corpi e le lenzuola. Queste lenzuola sono le ali del mio parapendio, e ignaro dal sonno di lui io volo sui crateri della luna, con lui a me aggrappato.
Di uomini degni non ne è pieno il mondo. Ma uomini degni abitano questa terra.
Cercateli perchè essi hanno sete. Cercate, che duri un istante o vita intera ciò non importa.
Trovatelo solo una volta sola.
E vedrete dall'alto i crateri d'argento della luna.

Metà dei porci di questa terra diviene tale per aver perduto sicurezza che l'eterno esiste.
A questa metà io credo.


CUMCONTROL